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Laser Q-Switch

 

Il laser Q-Switch rappresenta il trattamento di prima scelta nel trattamento delle lesioni pigmentate (lentigo ed efelidi). Questo tipo di laser ha grande affinità per il colore della lesione tanto da riuscire a colpire solo quello (non colpisce la cute sana cioè quella priva di macchie) e prima di ogni spot, l’energia viene amplificata dalla macchina nell’ordine dei megawatt in un nanosecondo, assicurando un’alta potenza di erogazione dell’energia in un tempo velocissimo.

Questo meccanismo genera delle onde micro-meccaniche in grado di frantumare il pigmento che costituisce la macchia o il tatoo, assicurando grande efficacia in poco tempo. Rispetto a metodiche tradizionali quali diatermocoagulazione e azoto liquido o ad altri laser come quello a CO2, Argon, Erbium o KTP, tale sistema offre notevoli vantaggi:

  • Scarsa incidenza di effetti collaterali
  • Rapida scomparsa delle lesioni
  • Bassa frequenza di recldive
  • Rapida guarigione della lesione trattata
  • Possibilità di trattamento di numerose lesioni e/o ampie superfici in tempi brevi
  • Numero inferiore di sedute

Indicazioni:
Diverse lesioni a carattere estetico sono suscettibili di trattamento con sistema Laser Q-Switch:

  • Lentigo Solari (macchie solari)
  • Efelidi
  • Macchie caffelatte
  • Macchie post-traumatiche
  • Alcuni casi di Cloasma
  • Tatuaggi
  • Tatuaggi post traumatici

Approfondimento

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Le lentigo solari e le efelidi

Rispondono al trattamento laser in una o due sedute. Il colore, l’estensione e la sede possono condizionare il numero delle sedute.
Il cloasma o melasma (macchie gravidiche) può rispondere alla terapia con laser Q-Switch, ma i risultati sono incostanti e non riproducibili. Il cloasma è manifestazione capricciosa e le recidive sono frequenti, spesso necessita di protocolli combinati con altri metodi (peeling chimici e terapie per bocca).

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Le iper-pigmentazioni degli arti inferiori secondarie alla terapia sclerosante

Il trattamento delle teleangectasie (capillari) e per le venule degli arti inferiori, possono trarre, in alcuni casi, giovamento dal trattamento con questo particolare sistema laser.

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I Tatoo

Fino a poco tempo fa, le possibilità terapeutiche per la rimozione dei tatuaggi erano limitate all’intervento chirurgico, alla dermoabrasione, alla abrasione con sale e al laser CO2.

D’altro canto la formazione di cicatrici anti-estetiche e il decorso post-operatorio ne condizionavano il risultato. In tempi più recenti grazie ai laser ad impulso breve come il Q-Switch, è possibile trattare i tatuaggi con risultati esteticamente accettabili. Il procedimento di rimozione del tatuaggio necessita di un numero elevato di sedute (almeno 6-10 sedute) con intervalli di tempo tra una seduta e l’altra non inferiore a 6 settimane. I tatuaggi amatoriali rispondono più velocemente rispetto a quelli di tipo professionale.

La profondità dell’impianto, la superfice del tatuaggio, la qualità di pigmento usato possono influenzare il risultato e il numero delle sedute. Il colore del tatuaggio, d’altro canto, rappresenta la variabile più importante. I tatoo di colore blu e nero rispondono in modo ottimale al trattamento, buoni risultati si ottengono con quelli di colore rosso, scarsa invece è l’efficacia sul colore giallo e verde. La rimozione dei trucchi permanenti di colorito carneo o bruno, utilizzati per disegnare le sopracciglia deve essere eseguita con estrema cautela: in alcuni casi infatti, è osservabile un effetto paradosso ovvero un aumento della tonalità del tatuaggio, con viraggio verso un colore più scuro.

Tale fenomeno sembra essere relazionato a fenomeni ossidativi, indotti dall’energia termica della luce laser, su pigmenti di origine ferrosa contenuti in alcuni trucchi. In questi casi, è opportuna l’esecuzione di un test in una piccola zona del trucco, prima di trattare in maniera più estensiva questo tipo particolare di tatuaggio.
Alcuni tatuaggi post-traumatici, contenenti pigmenti esogeni quali il catrame rispondono in modo ottimale al trattamento laser. Spesso tali tatuaggi sono secondari al brusco impatto e alla abrasione indotta dal manto stradale in caso di incidente. Rispetto ai tatuaggi estetici la rimozione prevede, in molti casi, poche sedute.

 

 

TRATTAMENTO ED EFFETTI COLLATERALI

Dopo la seduta può residuare modesto e fugace rossore (eritema) sull’area trattata che in breve tempo scompare (1-3 giorni). L’eritema può essere accompagnato da gonfiore (edema) nel 50-60% dei casi. Anche questo fenomeno ha la caratteristica della fugacità. Per alleviare questi disagi sono consigliate compresse di ghiaccio e/o creme lenitive da applicare sulla zona dopo il trattamento. Il trattamento con laser Q-Switch condiziona uno sbiancamento (effetto pop-corn) della lesione dalla durata di qualche minuto. Dopo tale fenomeno, nei giorni successivi sono osservabil piccole e sottili croste di colorito scuro in sede di applicazione. Tali lesioni possono residuare per 5-10 giorni.

Meno frequentemente, possono manifestarsi erosioni, vescicole (5-10% dei casi). In questo caro la riepitelizzazione richiederà 8-10 giorni durante i quali è consigliabile l’applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante. In rari casi e per un periodo limitato di tempo (2-4 mesi) possono residuare aree ipo e/o iper-pigmentate (zone di pelle più chiara o più scura) in corrispondenza delle zone trattate. Incaute esposizioni solari possono favorire tali fenomeni. Altrettanto rara è la possibilità di micro cicatrici e di cambiamenti della trama cutanea in sede di intervento. I disordini della pigmentazioni e della trama cutanea, come d’altro canto le micro-cicatrici sono più facilmente osservabili nel caso di trattamento di tatuaggi; nel caso delle lesioni pigmentate tali eventi hanno il carattere dell’eccezionalità. Normalmente il trattamento con il laser non è particolarmente doloroso ed è ben tollerato. L’anestesia locale, di norma, non è necessaria, sebbene ne sia consigliato l’uso su ampie superfici. In questo caso ci si può avvalere di gel e/o creme ad attività anestetica.

È assoluto il divieto all’uso di lampade abbronzanti o all’esposizione solare almeno 1 mese prima e durante tutta la fase del trattamento laser. Quando è richiesta una sola seduta l’astensione all’esposizione solare deve essere protetta per almeno 30 giorni dal trattamento. L’uso di farmaci anti-infammatori quali acido acetilsalicilico e derivati è consigliabile una settimana prima e dopo il trattamento. È consigliabile una settimana prima del trattamento laser l’applicazione di schermi solari ad alta protezione. L’uso di tali schermi, deve esser proseguita dopo l’intervento con il laser per almeno 3 settimane.

Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser; tali precauzioni saranno estesi nei casi di processi infettivi in atto o infiammatori diffusi. Si consiglia, inoltre, il trattamento ai pazienti in terapia con farmaci foto-sensibilizzanti. I pazienti che usano prodotti locali contenenti acido glicolico o acido retinoico dovrebbero sospenderne l’utilizzo, almeno tre giorni prima del previsto trattamento laser.

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Procedura

Dopo aver indossato gli occhiali protettivi, viene erogata energia laser a spot attraverso un manipolo di dimensioni adeguate sulla “macchia pigmentata” o su tutta l’area interessata dal tatoo.

Durata del risultato

Per il tatoo il risultato è definitivo, per le lentigo solari, se la lesione è stata tolta integralmente, raramente ricompare.

Durata del Trattamento

Dipende dall’estensione della zona da trattare se si tratta di un tatoo o dal numero di “macchie pigmentate”, il trattamento va ripetuto ogni 4-6 settimane per un numero di volte variabile ed in riferimento al tipo di “macchia” da trattare.

Effetti collaterali

L’area appena trattata subisce uno sbiancamento della durata di qualche minuto chiamato effetto “pop corn” a dimostrazione che il pigmento è stato colpito, poi compare il rossore e il piccolo edema che può durare 1-3 giorni, successivamente si forma una sottilissima crosticina traslucida e brunastra che ri risolverà in 5-10 giorni, caduta la quale l’area risulterà molto più chiara seduta dopo seduta. Sono necessarie da1 a 3 sedute per lentigo solari o per altre lesioni pigmentate, 6-10 sedute per i tatoo.
E’ vietata l’esposizione al sole prima e dopo ogni trattamento, il momento ideale dell’anno per affrontare il trattamento è quindi l’inverno; l’assunzione di alcuni farmaci potrebbe dover essere sospesa, se possibile, durante tutta la durata del ciclo di trattamento.