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Il Tatoo e la sua rimozione

Derivato dal samoano “Tatau”, si riferisce a una tecnica di decorazione corporale dell’uomo praticata attraverso il deposito di variabili quantità di colore nel derma. In passato il trattamento di rimozione del tatoo si avvaleva di procedure ablative come la dermoabrasione o il laser CO2 i cui esiti cicatriziali risultavano essere esteticamente non gradevoli. Negli ultimi 20 anni, i laser a impulso breve o brevissimo come i Q-Switch e i Pico-Laser che emettono impulsi nell’ordine, rispettivamente, dei nano e pico–secondi, permettono al trattamento medico di rimozione dei tatuaggi di ottenere risultati soddisfacenti, senza lasciare cicatrici.
La profondità dell’impianto, la superfice del tatuaggio, la qualità di pigmento usato possono influenzare il risultato e il numero delle sedute. ma il colore del tatuaggio rappresenta la variabile più importante. Nonostante l’impegno da parte della scienza, i tatuaggi monocromatici scuri continuano a dare la migliore risposta, i colori pastello e il verde rispondono pochissimo.
I tatuaggi si schiariscono più velocemente del tatuaggio professionale, per il quale sono necessarie dalle 6 alle 10 sedute, una a distanza dall’altra di 6 settimane.
Esistono altre forme di tatuaggio e sono post-traumatiche:

  • Tatuaggio da asfalto successivo ad incidente stradale
  • Ipercromie post traumatiche da scleroterapia (tecnica iniettiva per trattare le teleangectasie degli arti inferiori)
  • Ipercromie da varie cause

Tutte queste altre condizioni rispondono molto bene e velocemente al trattamento con Q-Switched Laser di particolare lunghezza d’onda.

Approfondimento

Meccanismo d’azione dei laser per la rimozione dei tatuaggi
Il laser emette un raggio di luce che legge specificatamente alcuni colori, l’energia erogata ad ogni spot viene amplificata dalla macchina per raggiungere potenze altissime, nell’ordine dei mega-watt, per poi essere indirizzata sulla parte di cute che ospita il pigmento del tatuaggio in una unità di tempo brevissima: nell’ordine dei nano-secondi per i laser Q-Switch e nell’ordine dei pico-secondi per i Pico-Laser. Questa grande energia, erogata in un tempo brevissimo, su una superficie relativamente piccola (diametro dello spot) ma su tutta la superficie del tatuaggio, permette la frammentazione da parte delle piccole onde d’urto meccaniche, così formatesi, di tutto il pigmento. Sarà poi l’organismo a “gestire” il pigmento così frammentato, allontanandolo e schiarendo il tatuaggio. Per questa ragione non lascia segno, per questa ragione sono necessarie numerose sedute.

TRATTAMENTO ED EFFETTI COLLATERALI
Dopo la seduta può residuare un modesto e fugace rossore (eritema) sull’area trattata che in breve tempo scompare (1-4 giorni). L’eritema può essere accompagnato da gonfiore (edema) nel 50-60% dei casi transitorio. Per alleviare questi disagi sono consigliate compresse di ghiaccio e/o creme lenitive da applicare sulla zona dopo il trattamento. Il trattamento con laser Q-Switch procura un immediato sbiancamento (effetto pop-corn) della lesione dalla durata di qualche minuto. Dopo tale fenomeno e nei giorni successivi sono osservabili piccole e sottili croste di colorito scuro in sede di applicazione. Tali lesioni possono residuare per 5-10 giorni. Meno frequentemente possono manifestarsi erosioni, vescicole (5-10% dei casi). In questo caro la riepitelizzazione richiederà 8-10 giorni durante i quali è consigliabile l’applicazione di medicamenti ad azione cicatrizzante e disinfettante. In rari casi e per un periodo limitato di tempo (2-4 mesi) possono residuare aree ipo e/o iper-pigmentate (zone di pelle più chiara o più scura) in corrispondenza delle zone trattate. Incaute esposizioni solari possono favorire tali fenomeni. Altrettanto rara è la possibilità di micro cicatrici e di cambiamenti della trama cutanea in sede di intervento. I disordini della pigmentazioni e della trama cutanea, come d’altro canto le micro-cicatrici sono più facilmente osservabili nel caso di trattamento di tatuaggi; nel caso delle lesioni pigmentate tali eventi hanno il carattere dell’eccezionalità. Normalmente il trattamento con il laser non è particolarmente doloroso ed è ben tollerato. L’anestesia locale, di norma, non è necessaria, sebbene ne sia consigliato l’uso su ampie superfici. In questo caso ci si può avvalere di gel e/o creme ad attività anestetica.

Raccomandazioni
È assoluto il divieto all’uso di lampade abbronzanti o all’esposizione solare almeno 1 mese prima e durante tutta la fase del trattamento laser. Quando è richiesta una sola seduta l’astensione all’esposizione solare deve essere protetta per almeno 30 giorni dal trattamento. È consigliabile una settimana prima del trattamento laser l’applicazione di schermi solari ad alta protezione. L’uso di tali schermi deve esser proseguita dopo l’intervento con il laser per almeno 3 settimane.
Nel caso di pazienti con anamnesi positiva per cicatrici ipertrofiche o cheloidi si sconsiglia il trattamento laser; tali precauzioni saranno estese nei casi di processi infettivi in atto o infiammatori diffusi. Si sconsiglia, inoltre, il trattamento ai pazienti in terapia con farmaci foto-sensibilizzanti. I pazienti che usano prodotti locali contenenti acido glicolico o acido retinoico dovrebbero sospenderne l’utilizzo, almeno tre giorni prima del previsto trattamento laser.

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Metodo

Dopo aver fatto indossare gli occhiali protettivi, si eroga energia, spot dopo spot, con Laser Q-Switch o Pico-Laser sull’are di cute tatuata. Il tatuaggio appena trattato reagirà formando uno sbiancamento (effetto pop-corn) della durata di qualche minuto a significare l’avvenuta risposta del pigmento.

Durata di trattamento

Dai 10 ai 40 min, in riferimento all’area da trattare.

Durata del risultato

Una volta schiarito, il risultato è permanente, sono necessarie molte sedute, dalle 6 alle 10, per i tatuaggi professionali, una ogni 6 settimane.

Effetti collaterali

E’ doloroso ma, il più delle volte, tollerato, altre volte necessita di anestesia locale topica o locale iniettiva. Gli effetti collaterali normali e comuni sono: il rossore, il gonfiore (edema) per qualche giorno e le crosticine leggere per 6-10 giorni. Gli effetti indesiderati, non comuni, sono: le erosioni e vescicole per le quali è necessaria una terapia specifica e raramente e transitoriamente (2-4 mesi) ipercromie post laser. Ancora più raramente possono esitare delle area di ipocromia (schiarimenti della cute non voluti).

Pre e post trattamento

E’ sconsigliata l’esposizione ai raggi UV (sole e lampade abbronzanti) per un mese prima e un mese dopo la seduta laser, l’assunzione di alcuni farmaci e l’applicazione di cosmetici o tecniche aggressive a carico della cute dell’area da trattare o già trattata.