Laserlipolisi non invasiva
Approfondimento
La laser-lipolisi non invasiva: cenni di fisica e meccanismo d’azione
Il danno fotobiologico indotto da un laser in un tessuto è direttamente dipendente dalla lunghezza d’onda del laser, dal suo coefficiente di assorbimento e dallo scattering, oltre che dalle sue potenza assoluta, densità di potenza erogata (W/cm2) e dal tempo di esposizione sul tessuto.
E’ stato dimostrato da numerosi studi che la lunghezza d’onda di 1064nm è particolarmente adatta a raggiungere profondità adeguate da essere molto attiva nei confronti del tessuto adiposo [5] . La lunghezza d’onda di 1064nm raggiunta attraverso una tecnologia a diodo permette un raffinato controllo sulla quantità di calore erogata, all’adeguata profondità, nell’unità di tempo. Il principale meccanismo d’azione del laser a diodo 1064 nm per la lipolisi è il calore, che aumenta i tassi catabolici localizzati delle cellule adipose. Questo aumento di calore scompone i trigliceridi in acidi grassi liberi e glicerolo, che vengono poi trasportati fuori dalla cellula tramite un carrier di acidi grassi. Quindi entrano nel sangue e si legano all’albumina, permettendo loro di essere trasportati in tutto il corpo e metabolizzati dalle cellule secondo necessità. L’aumento della temperatura del tessuto adiposo da 42°C a 47°C avvia un processo apoptotico a carico degli adipociti, che generalmente viene raggiunto ad una potenza di 1,1w/cm2 [6], e una risposta infiammatoria nel tessuto entro 5 minuti dall’applicazione del calore[7] La risposta immunitaria dell’organismo elimina i detriti cellulari alla conclusione del processo apoptotico nel corso di 6-12 settimane. Indagini precedenti hanno dimostrato che temperature da 42°C a 47° C possono essere raggiunte e mantenute nel tessuto adiposo sottocutaneo utilizzando un laser a diodi 1064 nm mediante manipoli debitamente raffreddati che permettono di essere particolarmente sicuri nei confronti della cute, consentendo a tale dispositivo di essere utilizzato su tutti i fototipi Fitzpatrick.[8] I laser diodo a 1064 nm possono così mirare al grasso nell’ipoderma, con conseguente riduzione del grasso sottocutaneo, risparmiando i tessuti dermici sovrastanti.
Trattamento
Si utilizza un manipolo a forma di “piccola campana” che eroga ultrasuoni in grado letteralmente di “spingere” i principi attivi precedentemente applicati sull’area da trattare, attraverso i pori della pelle o nei micro-forellini precedentemente praticati con la Radiofrequenza Frazionata minimamente ablativa.
Tecnica
Aree trattabili
Durata del trattamento
30 minuti
Risultati
I risultati possono essere apprezzati già a 4-6 settimane dopo il trattamento e il processo di lipo-riduzione è completo e stabile a circa 12 settimane dopo il trattamento. In base alle condizioni individuali di partenza, possono essere previste da 1 a 3 sedute a distanza di circa 6 settimane l’una dall’altra.
Controindicazioni
Tra le controindicazioni assolute sono da annoverare:
- obesità e sovrappeso non localizzato
- portatori di pace-maker
- malattie sistemiche metaboliche ( es. Diabete) e neoplastiche
- malattie autoimmuni a carico dei tessuti molli
- malattie neurologiche come l’Epilessia e degenerative