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La Carbossiterapia per il benessere genitale femminile

La Carbossiterapia è una metodica che consiste nella somministrazione sottocutanea, previa disinfezione della pelle, tramite aghi sottilissimi (32 G), di anidride carbonica medicale. A tale scopo viene impiegata una apparecchiatura la cui sicurezza è certificata dal Ministero della Salute; il sistema di infusione e gli aghi sono monouso e il gas medicale è sterile. Anche se non richiede alcun tipo di anestesia ed è poco invasivo, il trattamento deve essere sempre eseguito da un medico.

Il trattamento è sicuro, non presenta alcun tipo di tossicità (la CO₂ è normalmente prodotta durante la respirazione, il gas è quello usato negli interventi chirurgici eseguiti con metodica laparoscopica) e sono da segnalare solo fugaci effetti collaterali. In particolare, l’utilizzo di un ago, sia pure molto sottile, rende possibile il verificarsi di ecchimosi nella sede dell’iniezione. In ogni caso tale evenienza è molto rara (5% dei trattamenti eseguiti) e le ecchimosi scompaiono in pochi giorni senza lasciare alcun segno.

Nelle zone di infusione del gas, è possibile avvertire con le dita un senso di crepitio al di sotto della cute (effetto “neve fresca”) che scompare dopo i primi minuti del trattamento. Con l’utilizzo di apparecchiature certificate non vi è, assolutamente, alcun rischio di embolia neanche se, accidentalmente, si incannula e si inietta la CO2 direttamente in un vaso sanguigno. La Co₂ viene smaltita in maniera del tutto naturale ed in poco tempo alla fine del trattamento.

Applicazione in area Vulvare

Indicazioni

L’insufflazione di CO2 in area vulvare sfrutta l’effetto Bhor attraverso il quale si induce un’iperossigenazione del tessuto che migliora il trofismo di tutta l’area e effetto delicato di distensione tissutale sui recettori per la distensione meccanica che si traduce in stimolo sulla produzione di nuovo collagene.
Indicazioni:

  • Ipotrofia Cutanea Vulvare (aspetto invecchiato delle grandi labbra)
  • Ipotrofia mucosa vulvo-vaginale (secchezza, prurito, fastidio vulvo-vaginale)

Trattamento

Il trattamento dura qualche minuto, è ben tollerato, si infiltra mediante un ago sottilissimo una piccola quantità di gas in soli due punti nelle grandi labbra e poi si massaggia delicatamente. Il protocollo di trattamento prevede una seduta ogni 2 settimane per 4-5 volte.

Effetti collaterali

E’ possibile la comparsa di piccole ecchimosi (lividini) nell’area dell’iniezione a spontanea risoluzione.

Controindicazioni al trattamento

La carbossiterapia non viene comunque utilizzata in generale, non solo nell’area vulvare e salvo casi eccezionali, in presenza di:

  • Insufficienza respiratoria grave
  • Insufficienza renale grave
  • Insufficienza cardiaca grave
  • Terapia con acetazolamide, diclofenamide o altri inibitori dell’anidrasi carbonica
  • Anemia grave
  • Insufficienza epatica grave
  • Ipertensione arteriosa grave
  • Pregresso ictus cerebrale
  • Tachiaritmie cardiache
  • Trombosi arteriose
  • Tromboflebiti
  • Flebotrombosi, Embolie
  • Gangrena gassosa
  • Gravidanza