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Filler

Che cos’è un Filler:
Dall’inglese “to fill” che significa riempire, il filler trova largo impiego in medicina e chirurgia estetica per le sue ottime capacità correttive e il basso numero di effetti collaterali. I materiali utilizzati sono esclusivamente biocompatibili, temporanei e totalmente riassorbibili, questo per garantire l’assoluta sicurezza per il paziente e la possibilità di un adattamento estetico al cambiare della morfologia del volto con l’età o a causa di altri eventi para-fisiologici (dimagrimento o aumento ponderale, ecc.). E’ indicato per il ripristino del volumi del volto e per migliorare le pieghe e le rughe statiche. Il filler rappresenta, oggi, il supporto cardine per contrastare i segni dell’invecchiamento, da solo o in combinazione con eventuali altre metodiche non invasive e complementari come la tossina botulinica, la biostimolazione, il laser, i peeling chimici, la radiofrequenza, gli ultrasuoni microfocalizzati o con la chirurgia.

Approfondimento

 

Filler a base di Acido ialuronico

L’acido ialuronico è una sostanza normalmente presente nella nostra cute e nel tessuto connettivo. Il filler a base di acido ialuronico è un gel a ph neutro confezionato in siringhe preriempite. I filler a base di acido ialuronico oggi hanno standard di sicurezza elevatissimi, esistono anche altre sostanze che danno ottimi risultati, come per esempio l’idrossiapatite di calcio. La durata della correzione con gli attuali filler è decisamente buona (intorno a 1 anno e fino a 2 anni con i materiali più consistenti). Gli acidi ialuronici oggi sul mercato hanno uno standard di sicurezza molto elevato, ma bisogna comunque ricordare che non esistono prodotti completamente privi di possibili effetti collaterali: anche una sostanza biocompatibile, quando iniettata nel tessuto, determina una reazione. E anche i filler, in particolar modo quelli con una struttura molecolare più complessa, utile per resistere più a lungo alla degradazione naturale o per creare volumi importanti, possono generare qualche reattività da parte del tessuto. Come dopo ogni iniezione, al trauma dell’ago possono seguire alcune reazioni indesiderate, quali un transitorio arrossamento, un lieve gonfiore, la presenza di qualche ecchimosi, una dolorabilità locale che si risolve in qualche ora, qualche piccola reazione di tipo infettivo, come piccole pustole (soprattutto quando non è stato completamente rimosso il trucco). Raramente sono stati segnalate reazioni granulomatose o indurimenti palpabili della zona, probabilmente legate a reattività infiammatoria individuale, e comunque quasi sempre regredibili.

 

Utilizzo dei filler

L’uso dei riempitivi permette oggi di ottenere risultati veramente convincenti. Il risultato a cui si ambisce è una attenuazione della visibilità dei difetti, con un effetto estetico naturale, con una convalescenza minima e nel massimo rispetto della sicurezza della salute della pelle e dell’organismo. E’ oggi disponibile una notevole varietà di materiali di riempimento, adatti a correggere un ampio spettro di condizioni. Ogni sostanza ha delle caratteristiche proprie ed è quindi possibile impiegare filler con caratteristiche differenti per produrre un risultato efficace e duraturo e adatto a svariate esigenze. Alcuni filler sono caratterizzati da un significativo effetto volumetrico e possono perdurare a lungo; altri al contrario hanno proprietà adatte a correggere difetti fini e superficiali; altri ancora hanno la capacità di indurre una progressiva stimolazione del tessuto.

 

Controindicazioni dei filler

I filler riassorbibili non necessitano di alcun test allergologico, il trattamento però è controindicato in caso di malattie cutanee della zona da trattare come infezioni virali o batteriche in atto a carico della stessa area del volto, malattie cutanee di natura autoimmunitaria, in caso di gravidanza e allattamento. Il trattamento è controindicato anche in caso di precedenti reazioni avverse al materiale in oggetto o in presenza nel tessuto da trattare di materiali permanenti o di non conosciuta origine.

 

Il trattamento filler

I filler vengono messi in commercio in siringhe preriempite sterili e monouso, vengono iniettati ambulatorialmente, con appositi aghi sottilissimi (30 ½ G) o microcannule. Prima del trattamento è opportuno che non aver assunto aspirina, antinfiammatori, farmaci anticoagulanti nella settimana precedente o vitamina C ad alto dosaggio al fine di ridurre la probabilità di sanguinamenti (tutti questi farmaci riducono la capacità coagulante del sangue). Nel caso si sia stati sottoposti precedentemente ad un trattamento con un filler è necessario riferire al proprio medico quali sostanze siano state utilizzate per evitare possibili interazioni ed effetti collaterali indesiderati. La seduta dura in media 20-40 minuti, la presenza dell’anestetico locale incorporato nel filler riduce la sensazione di dolore. Solo in alcuni casi si rende necessaria una anestesia loco-regionale simile a quella praticata dal dentista o può essere utilizzata un’anestesia topica (pomata). Subito dopo il trattamento può permanere, per qualche ora, un certo arrossamento e senso di tensione. Un lieve gonfiore può durare da qualche ora a qualche giorno a seconda dell’area trattata. Subito dopo il trattamento può essere palpabile un cordoncino o dei piccoli accumuli di prodotto che scompaiono dopo alcuni giorni. L’effetto collaterale più comune è rappresentato dalle ecchimosi che si risolvono in alcuni giorni, e che possono essere mascherate con un leggero make-up. Nel caso si soffra di herpes labiale e l’area di iniezione è nelle immediate vicinanze, può essere utile un trattamento. Subito dopo la seduta, si possono riprendere le normali attività lavorative e sociali. Dopo il trattamento è consigliato non esporsi al sole o a lampade abbronzanti per 7-10 giorni ed evitare trattamenti estetici aggressivi (ceretta, abrasioni, elettrolisi). I risultati sono immediatamente apprezzabili al termine della seduta.

 

L’effetto del filler

La naturalezza del risultato estetico dipende dalla giusta tecnica, dall’utilizzo delle quantità adeguate di filler e dalla sede di iniezione. Spesso è necessario attuare il trattamento in più sessioni per raggiungere il risultato non artificiale in modo progressivo oltre che permetterne il perfezionamento un po’ alla volta. Il trattamento con i filler è un trattamento minimamente invasivo e il risultato dipende ovviamente molto dalla situazione di partenza del paziente, è quindi compito del medico valutare realisticamente le possibilità e i limiti della procedura per poi essere spiegati dettagliatamente al paziente. Il risultato sarà apprezzabile solo in parte subito dopo il trattamento, il vero risultato sarà apprezzabile una volta che il prodotto si sia integrato bene nei tessuti e il gonfiore e rossore completamente spariti. La persistenza del materiale nei tessuti è variabile rispetto al tipo di prodotto e alla sede trattata, di solito è intorno ai 3-6 mesi dopo il primo trattamento ed aumenta con l’aumentare del numero dei trattamenti successivi. Il materiale a base di acido ialuronico iniettato viene degradato dall’organismo mediante meccanismi enzimatici ed ossidativi. E’ stato dimostrato e pubblicato che la persistenza dell’effetto estetico raggiunto dipende anche dal fatto che lo stesso materiale introdotto per mezzo di iniezione o impanto con cannula stimola in misura variabile la neosintesi di collagene da parte dell’organismo, per questo gli impianti successivi al primo, progressivamente, stabilizzano il risultato estetico. Le iniezioni con riempitivi non influenzano la mimica e quindi l’espressione del volto. Il risultato del trattamento con un filler viene implementato anche attraverso altri trattamenti che ad esso risultano complementari e compatibili come la biostimolazione, i laser per migliorare la texture cutanea, la radiofrequeza e gli ultrasuoni microfocalizzati per la lassità.

 

Effetti collaterali indesiderati dei filler

Anche se si tratta di un trattamento minimamente invasivo, può provocare qualche effetto come reazioni locali (gonfiore, rossore, qualche irregolarità, piccoli lividi), la riattivazione di una lesione herpetica (soprattutto in caso di trattamento delle labbra), una reazione infiammatoria acuta o anche cronica (quasi sempre legata alla presenza di precedenti materiali non riassorbibili), la formazione di noduli granulomatosi, dovuti probabilmente ad una reazione infiammatoria cronica su base batterica oppure lesioni di tipo vascolare con rischio di ischemia della cute della zona trattata.

 

Filler non a base di acido ialuronico 

Idrossiapatite di calcio: Radiesse (www.radiesse.com)
Radiesse® è un filler iniettabile a base di idrossiapatite di calcio in un gel trasportatore. L’idrossiapatite di calcio è una sostanza biocompatibile e totalmente riassorbibile normalmente presente nel nostro corpo a livello delle ossa, e viene utilizzata in chirurgia odontoiatrica, maxillo-facciale ortopedica e plastica da molti anni per le ricostruzioni ossee. Il suo uso in medicina e chirurgia estetica è di più recente introduzione ma già consolidato per le sue caratteristiche di azione. Viene utilizzato con tecnica iniettiva e oltre all’effetto riempitivo funziona da stimolo per la produzione di nuovo tessuto connettivo. Questo particolare comportamento biologico determina la sua caratteristica fondamentale: durando a lungo nei tessuti, 18-24 mesi circa, permette una ristrutturazione dei tessuti mentre il materiale iniettato viene completamente riassorbito. Tutto questo fa dell’idrossiapatite un filler ottimale per l’aumento dei volumi, in particolare di quelli supportati da masse ossee (zigomi, mento, linea mandibolare) ma anche per la correzione di quelle aree che tendono a svuotarsi con gli anni, come i solchi naso-giugali e nasolabiali delle guance. Il suo uso non è invece indicato nelle labbra. Radiesse viene iniettato dopo essere stato miscelato con anestetico locale, per mezzo di aghi o micro-cannule nei piani sottocutanei o addirittura in prossimità dell’osso, per il quale il materiale ha affinità. La seduta dura normalmente 10-20 minuti e lascia come possibili effetti collaterali transitori un po’ di gonfiore, arrossamento, o qualche piccolo livido. Viene iniettato spesso in più sedute in modo da ottenere un risultato progressivo fino al raggiungimento del risultato desiderato.

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Tecnica

Iniettiva con ago o ad impianto mediante cannula, a volte necessita di anestesia locale aggiuntiva in relazione all’area da trattare e alla sensibilità soggettiva del paziente al dolore.

Tempo di trattamento

20-40 minuti, in riferimento all’estensione della zona da trattare.

Aree trattabili

Labbra, pieghe naso-labiali, zigomo, contorno occhi, mento, contorno mandibolare, guancia.

Durata dell’effetto

Gli effetti sono apprezzabili immediatamente dopo il trattamento e perdurano 3-6 mesi, in base alla sede trattata, alla quantità e al tipo di prodotto utilizzato.

Effetti collaterali

Trattamento ben tollerato, anche per via della presenza di anestetico nel prodotto, in alcune aree del volto lascia una sensazione di tensione e gonfiore che dura da poche ore a qualche giorno in riferimento all’area trattata. L’effetto collaterale più comune è l’ecchimosi che si risolve comunque spontaneamente in pochi giorni.

Prima e dopo il trattamento

E’ consigliabile non esporsi al sole o a lampade abbronzanti per 7-10 giorni, evitare di sottoporsi a trattamenti estetici aggressivi nelle aree da trattare o trattate.