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Cos’è il peeling chimico?

Dall’inglese “to peel” che significa “spellare”, il peeling chimico è una sostanza o una miscela di esse, volta a produrre la rimozione selettiva e controllata di differenti strati cutanei. Si attua mediante l’applicazione di tali sostanze sulla cute per un tempo necessario a causare la risposta desiderata. A seconda della sostanza utilizzata, della procedura di applicazione e degli strati cutanei raggiunti, il peeling chimico modula la risposta dei processi riparativi e rigenerativi della pelle.

Hanno azione sia sul fotoinvecchiamento che sul cronoinvecchiamento, sono indicati per migliorare la texture cutanea, le rugosità statiche e le discromie attuando un miglioramento sia estetico che funzionale della cute attraverso una biostimolazione e bioristrutturazione per mezzo chimico. La risposta al peeling chimico è ottimizzata se preparata la pelle con terapie domiciliari adeguate o associato ad altri trattamenti ambulatoriali medico-estetici. Le sostanze utilizzate sono varie: dall’acido glicolico alla resorcina, dall’acido salicilico al piruvico, all’acido tricloroacetico, fino al fenolo.

Spesso è consigliabile programmare più sedute di peeling leggero piuttosto che attuare una seduta di peeling aggressivo per ottenere lo stesso ottimo risultato per evitare periodi post operatori più lunghi e meno socializzanti per il paziente. 

Approfondimento

In base al tipo di sostanza utilizzata e quindi allo strato cutaneo raggiunto dall’agente chimico, il peeling chimico viene classificato in:

  • Peeling superficiale
    Viene raggiunta solo l’epidermide, è un peeling facilmente ripetibile ogni 20-30 giorni per un numero di volte variabile a seconda del caso, si ottiene un’esfoliazione furfuracea, leggera o quasi non apprezzabile. Viene associato a dermatocosmesi domiciliare e ad altri trattamenti ambulatoriali per ottimizzare il risultato. Non è necessario sospendere le normali attività quotidiane. E’ indicato nei casi di fotoinvecchiamento non severo e in alcune forme di acne attiva. Il risultato è una pelle più luminosa e levigata.
  • Peeling medio
    Nel peeling medio vengono raggiunti l’epidermide e il derma superficiale (papillare). In questo caso si ottiene un’esfoliazione più significativa con un rimodellamento dell’architettura della cute. E’ indicato nei casi di discromie e fotoinvecchiamento più severo e per migliorare la fine rugosità cutanea con risultati a lungo termine. Il post-operatorio dura 7-10 giorni, l’esfoliazione è prolungata e apprezzabile.
  • Peeling profondo
    I peeling profondi sono in grado di raggiungere il derma medio (reticolare) producendo effetti di rimodellamento sul derma irraggiungibili con altre metodologie, anche le più attuali o sofisticate. Agiscono ristrutturando in modo radicale e permanente la pelle, eliminando anche le rughe più profonde. A fronte però degli ottimi risultati, non possono essere eseguiti in regime ambulatoriale e anche nelle mani degli operatori medici più esperti, non sono esenti da numerose possibili complicanze. Sottopongono il paziente a un post-operatorio lungo e disagevole quindi vengono indicati in casi particolari per i quali non esiste alternativa di trattamento.

Controindicazioni al peeling chimico

Sono controindicati nei casi di allergia accertata verso uno o più componenti del peeling, nei casi in cui l’area cutanea da trattare sia affetta da lesioni dermatologiche come l’herpes, ferite, irritazioni o infiammazioni a causa delle quali è necessario rimandare il trattamento a dopo guarigione avvenuta; nei soggetti con pelle scura, ovvero con fototipo alto, è da valutare attentamento il rischio di iperpigmentazioni secondarie al peeling.

Effetti collaterali del peeling chimico

Ben tollerato dal paziente il peeling superficiale durante il quale si avverte una sensazione di bruciore di variabile intensità che dipende dal tipo di sostanza utilizzata, quindi dalla profondità di azione del peeling e dalla sensibilità individuale. Una volta rimosso il peeling, inizia una sensazione di calore da vasodilatazione locale. Nei giorni successivi al peeling è comune avvertire la sensazione di secchezza cutanea nell’area trattata che prontamente viene attenuata da un’adeguata terapia domiciliare. Dopo il peeling possono manifestarsi aree di arrossamento marcato associate o meno a disepitelizzazione esitanti in piccole croste che si risolvono spontaneamente in pochi giorni. Tra gli effetti collaterali indesiderati vanno tenuti in considerazione possibili esiti da vera e propria ustione non uniforme, esiti cicatriziali tra cui discromie (in particolare ipercromie se non vengono usate le adeguate protezioni solari), oltre che reazioni infiammatorie locali. Nei giorni successivi al peeling è possibile la comparsa di lesioni reattive della pelle come pustole e /o dermatiti.

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Tecnica

Applicazione mediante pennello, garza, guanto o spatola in base al prodotto utilizzato di un sottile quantitativo di prodotto. La maggior parte di essi viene rimosso dal medico con una sostanza tamponante.

Tempo di trattamento

5-15 minuti per il peeling e 15 minuti per la maschera lenitiva e restitutiva.

Aree trattabili

Volto, decolleté, dorso delle mani, dorso dei piedi e altre piccole aree del corpo.

Durata dell’effetto

In dipendenza della profondità del peeling e della condizione di partenza.

Effetti collaterali

Trattamento molto ben tollerato e socializzante risulta il peeling di superficie; il peeling medio produce un’esfoliazione evidente e di durata più lunga (5-6 giorni). Tutti lasciano un rossore da leggero a marcato per un tempo variabile rispetto al tipo di sostanza utilizzata e al tipo di pelle.

Prima e dopo il trattamento

Evitare di esporsi al sole o a lampade solari, evitare l’applicazione di prodotti diversi da quelli prescritti soprattutto se esfolianti, abrasivi o su base alcolica. E’ sconsigliato rimuovere la pelle manualmente, evitare l’uso del trucco per il tempo prescritto.